LIFE è il più grande evento italiano di rappresentanza del comparto servizi di facility management ed è organizzato da Confindustria Servizi HCFS e dalla Fondazione LIFE, sotto la guida di Paolo Valente, Segretario Generale ANIR e Vice-Presidente Fondazione LIFE e di Lorenzo Mattioli, Presidente Confindustria Servizi HCFS, Presidente EFCI (European cleaning and facility services industry in Europe) e Presidente Fondazione LIFE
L’evento, giunto all’ottava edizione, si è svolto nel Palazzo Ducale di Urbino. La location, culla del rinascimento e dell’umanesimo, non è stata scelta a caso poiché il tema 2023 è “le persone al centro del nuovo umanesimo industriale”
Questo evento vuole infatti portare l’attenzione su una visione ed un processo decisionale innovativo che valorizzi realmente le persone che lavorano nel comparto servizi di facility. Il tema di umanesimo industriale pone inoltre l’accento sull’integrazione uomo-tecnologia per rendere i servizi maggiormente efficienti.
La dimensione e l’impatto del comparto servizi
Come illustrato da Lorenzo Mattioli, questo settore occupa persone a servizio di altre persone e, dal suo punto di vista privilegiato, poiché è sia Presidente Confindustria Servizi HCFS e Fondazione LIFE, che Presidente EFCI (European Cleaning and Facility Services Industry in Europe), sottolinea quanto i servizi industriali abbiano un forte peso nell’ecosistema europeo, rendendo l’industria dei servizi un asset strategico. Ecco i numeri europei
- 297.000 imprese
- 4.2 mio lavoratori
- Fatturato 130 miliardi
Come illustrato inoltre da Lucia Albano, Sottosegretaria al Ministero dell’Economia e Finanza, in Italia il mondo del facility management per i soft services consta di 57.000 imprese ( 28 miliardi fatturato ) e impiega circa 300.000 lavoratori che impattano sulla qualità della vita di tutti noi. La Sottosegretaria lo spiega con un esempio valorizzando come un settore privato, come quello della ristorazione collettiva, sia orientato al caring della collettività intera, come avviene per le scuole pubbliche italiane. Il concetto di “pasto sicuro” permette a migliaia di bambini in soglia di povertà di mangiare almeno una volta al giorno: ecco un esempio virtuoso di come privato e pubblico creino una commistione di intenti per l’impatto sociale del comparto servizi.
Urbino, uno dei luoghi simbolo dell’Umanesimo e del Rinascimento italiano, è stato scelto per questo evento a testimonianza della volontà di creare una visione equa, solidale e sostenibile per il comparto servizi, come sottolineato da Alessandra Baronciani, Presidente Confindustria Pesaro-Urbino.
I tavoli di lavoro
L’evento si è sviluppato tramite gruppi di lavori su varie tematiche:
- Transizione ecologica ed economia circolare, coordinato dall’Avv. Dario Ginefra
- Innovazione 5.0 e trasformazione digitale, coordinato dal Clust-ER Manager Innovate Elisabetta Bracci
- Lavoro e labour intensive, coordinato dall’avv. Alberto del Rosa
- Mercato, Regole e Public procurement coordinato dall’Avv. Barbara Fiorucci
Dal tavolo di lavoro Innovazione 5.0 e trasformazione digitale sono emersi alcuni punti chiave per una crescita digitalizzata e sostenibile del settore in Italia
Tavolo di lavoro Innovazione 5.0 e trasformazione digitale
Il gruppo di lavoro Innovazione 5.0 e trasformazione digitale , moderato per il seocndo anno dalla nostra Cluster Manager Elisabetta Bracci, ha sviluppato un dialogo sinergico e di confronto sull’impatto che la digitalizzazione sta avendo nel comparto servizi, con particolare focus sugli ambiti di cultura, competenze, vantaggio competitivo, marginalità, sviluppo dei talenti e delle potenzialità delle persone.
Gli output emersi si dividono secondo gli assi di domanda e offerta di servizio e sotto il profilo politico. In particolare, emergono i seguenti spunti di riflessione ed azione.
Domanda di Servizi: rivedere il contesto di affidamento dell’appalto tramite
- richiesta client driven di innovazione
- aumento della cultura del digitale
- mettere a disposizione della filiera le giuste risorse tramite appalti fair
- valorizzare con indicatori dedicati l’intangibile del servizio, come lo human touch e il rapporto interpersonale
Offerta di Servizi: rivedere il contesto di offerta dei servizi tramite
- creazione di sistemi di partnership all’interno della filiera del servizio per condividere dati e know-how
- azione di espansione a ecosistema e non solo a filiera, accogliendo gli enabler ICT nei propri processi come booster per il proprio business
- far sì che il cliente possa accogliere la digitalizzazione senza stress
- lavorare su skills diffuse di management
Domanda/Offerta di Servizi : per entrambi i mondi, domanda e offerta, l’urgenza comune è creare una cultura del digitale che rispetti il lavoro delle persone e lo valorizzi elevando le loro skills.
Profilo politico: Il comparto servizi si prende cura del Paese e dei suoi lavoratori. Chiediamo quindi alle istituzioni di prendersi cura della transizione digitale, progettando il futuro con ottica human driven, affinché il benessere dell’uomo rimanga al centro delle priorità dello sviluppo del sistema paese.